In materia di ricerca, innovazione e spazio, il Consiglio mira a rafforzare la base scientifica e tecnologica dell’industria europea, accrescendo in tal modo la sua competitività internazionale favorendo la crescita e l’occupazione.
Regolamento programma Horizon Europe
Horizon Europe (HEU) è la denominazione scelta per indicare il prossimo programma quadro europeo per la ricerca e l’innovazione (2021-2027). Il Programma, che succederà a “Horizon 2020”, si inserisce nel prossimo Quadro Finanziario Pluriennale (QFP).
Horizon Europe si compone di un Regolamento (Framework Programme) e di una Decisione (Specific Programme). Il Regolamento definisce i principi, gli obiettivi, la struttura, il budget e le regole di partecipazione. La Decisione rappresenta invece l’”implementing act” del Regolamento e mette a fuoco i contenuti specifici di Horizon Europe, anche in riferimento alla programmazione strategica, alle missioni, all’European Research Council (ERC) ed all’European Innovation Council (EIC).
L’iter legislativo di approvazione di Horizon Europe si è concluso il 10 maggio 2021. Il 15 giugno u.s., la Commissione europea ha poi adottato i Programmi di lavoro 2021-22 di Horizon Europe, i documenti di indirizzo propedeutici al lancio di bandi di finanziamento del primo biennio del nuovo Programma.
Le principali novità rispetto a “Horizon 2020” riguardano l’istituzione dello European Innovation Council (EIC), per favorire l’innovazione dirompente e la creazione di nuovi mercati, e l’introduzione di cinque “Missioni”, concepite come iniziative di ricerca ed innovazione destinate a rispondere, in un orizzonte temporale definito, alle principali sfide poste alla società contemporanea, che sono state individuate nei seguenti ambiti: “Adattamento ai cambiamenti climatici, compresa la trasformazione sociale”, “Cancro”, “Oceani e mari sani, acque costiere e interne sane”, “Città neutrali dal punto di vista climatico e città intelligenti”, “Salute del suolo e alimentazione”.
E’ confermata l’architettura a tre pilastri del programma (Scienza Eccellente; Sfide Globali della Società e Competitività dell’Industria Europea; Europa Innovativa); una quarta area trasversale è dedicata all’ampliamento della partecipazione ed al rafforzamento dello Spazio Europeo della Ricerca.
L’UE ha un ottimo posizionamento internazionale in termini di ricerca, che non riesce tuttavia a tradurre pienamente in innovazioni e nuova imprenditorialità: a questo scopo è stato introdotto un nuovo strumento, nell’ambito del terzo pilastro di Horizon Europe, denominato European Innovation Council (EIC).
I Partenariati pubblico-pubblico e pubblico-privati finanziati da Horizon 2020 sono stati oggetto di un processodi razionalizzazione, che porterà, alla sua conclusione, ad una riduzione dei partenariati esistenti di circa il 50%. All’interno dei partenariati si collocano anche le Knowledge Innovation Communities (KICs) dello European Institute of Innovation and Technology (EIT).
European Institute for Innovation and Technology (EIT)
Lo European Institute of Innovation and Technology (EIT) ha l’obiettivo di contribuire alla competitività dell’Unione Europea, rafforzando le sinergie e la cooperazione tra i soggetti che si occupano dei seguenti tre ambiti: ricerca, istruzione e business. L’obiettivo di fondo è quello di creare un ambiente favorevole all’innovazione di qualità e allo sviluppo dell’imprenditorialità. EIT realizza la propria missione attraverso la selezione, promozione e sostegno delle partnership pubblico-private Knowledge Innovation Communities (KICs).
In questo momento sono operative 8 KICs. Dal 2010 EIT Climate-KIC che si occupa di cambiamenti climatici, EIT Digital che si occupa di temi digitali e ICT, ed EIT InnoEnergy, che si occupa dell’energia rinnovabile in linea con i principi della sostenibilità ambientale; dal 2014 EIT Health sui temi della salute e dell’invecchiamento e EIT Raw Materials sulle materie prime in una prospettiva di sviluppo sostenibile; dal 2016 EIT Food sulla catena alimentare, dalle risorse prime sino alla fase del consumo finale; dal 2018 EIT Urban Mobility sui temi della mobilità sostenibile ed EIT Added-Value Manufacturingsui nuovi modelli di produzione anche alla luce della quarta rivoluzione industriale.
Il testo legislativo si compone del Regolamento di EIT (in cui è definito anche il suo statuto, oltre ai principi, ai criteri e alle modalità di funzionamento delle KICs) e della sua Agenda strategica per la Ricerca e Innovazione.
Il 10 maggio 2021, il Consiglio dell’UE ha approvato le modifiche del regolamento dell’EIT e una decisione sull’Agenda strategica per l’innovazione (SIA) dell’EIT, al fine di stabilire i settori prioritari e la strategia dell’EIT per il settennio 2021-2027, definendo al contempo gli obiettivi e le modalità di funzionamento.
Il programma spaziale dell’UE 2021-2027
Nell’aprile 2021 il Consiglio e il Parlamento europeo hanno adottato un regolamento che stabilisce il nuovo Programma spaziale dell’UE per gli anni dal 2021 al 2027, entrato in vigore con effetto retroattivo il 1º gennaio 2021.
Il Programma, oltre a dare continuità ai due programmi bandiera Galileo/EGNOS e Copernicus, prevede le due nuove componenti, Space Situational Awareness (SSA) e Government Satellite Communication (GOVSATCOM), e tre attività orizzontali sui temi di accesso allo spazio, supporto alle start-up e sicurezza.Inoltre, l’Agenzia del GNSS europeo (GSA) è stata trasformata nell’Agenzia dell’Unione europea per il programma spaziale (EUSPA). La portata delle responsabilità di EUSPA è stata estesa all’attuazione dell’intero Programma Spazio dell’UE (e non solo alla componente di navigazione satellitare) e allo sviluppo di servizi e applicazioni affidabili e sicuri basati sui dati satellitari.
Un programma spaziale completamente integrato mette insieme tutte le attività dell’Unione in questo settore altamente strategico e mira in particolare a:
– fornire servizi, informazioni e dati spaziali aggiornati, di alta qualità e sicuri, senza interruzioni e ove possibile a livello globale, che soddisfino le esigenze presenti e future e siano in grado di soddisfare le priorità politiche dell’Unione, comprese le questioni riguardanti i cambiamenti climatici, la sicurezza, la difesa, ecc.;
– migliorare la sicurezza dell’Unione e dei suoi Stati membri, la sua libertà d’azione e la sua autonomia strategica, in particolare per quanto riguarda le tecnologie e i processi decisionali;
– promuovere il ruolo guida dell’Unione sulla scena internazionale nel settore spaziale, rafforzare il suo ruolo nell’affrontare le sfide globali e nel sostenere iniziative internazionali, soprattutto nel settore dei cambiamenti climatici e dello sviluppo sostenibile.
L’Italia sostiene da sempre l’importanza strategica dello Spazio, un settore in continuo progresso che avrà un ruolo sempre più un importante per la crescita, l’occupazione e l’innovazione in Europa. Il programma spaziale dell’UE fornisce un’infrastruttura critica anche per la trasformazione digitale. I dati spaziali sono infatti un elemento chiave per le innovazioni digitali come i veicoli autonomi, le soluzioni intelligenti e le reti di telecomunicazione wireless 5G.
Link utili: