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Il MINISTRO FRANCESCHINI AL PE PER L’EVENTO DI PRESENTAZIONE “I CASCHI BLU DELLA CULTURA”

Il Ministro dei Beni e le Attività Culturali Dario Franceschini sarà a Bruxelles ilo 19 aprile per presentare al Parlamento europeo il ruolo e la visione italiana sui “Caschi Blu della Cultura”.

Il dibattito avrà luogo nell’edificio Altiero Spinelli, sala “Aldo Moro” (ASP3G2), a partire dalle ore 12.45. 

Pubblichiamo qui di seguito una breve nota:

Evento “Caschi Blu della Cultura” al Parlamento Europeo

Caschi Blu della Cultura – A fronte dell’appello lanciato dalla Direttrice Generale UNESCO nel giugno 2015 per la creazione di una coalizione internazionale “Unite4Heritage”, l’Italia ha avanzato la proposta dei “Caschi Blu della Cultura”, ovvero l’istituzione di gruppi di pronto intervento, formato da esperti, studiosi, personale specializzato, messi a disposizione dagli Stati membri per promuovere la messa in sicurezza (in scenari post-crisi o di catastrofi naturali) dei beni culturali e il contrasto ai traffici illeciti. Tale proposta è stata unanimemente adottata nel corso della 38° Conferenza Generale dell’UNESCO, conclusasi il 18 novembre scorso.

Ruolo dell’Italia nella tutela del Patrimonio culturale – Confermando la sua alta vocazione culturale, l’Italia ha rimarcato, in tal modo, la necessità di agire prontamente a tutela del patrimonio culturale mondiale. La firma del Memorandum Italia-UNESCO del 16 febbraio u.s. istituisce una Task Force, sotto il coordinamento del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e Turismo, con la partecipazione del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, del Ministero della Difesa e del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, unitamente ai meccanismi per la sua rapida mobilitazione. La Task Force è composta da esperti altamente qualificati e identificati sulla base di adeguati procedimenti di selezione e da ufficiali specializzati appartenenti al Comando dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale che potranno essere impiegati sotto egida UNESCO, con compiti di stima dei danni, pianificazione di operazioni e misure di salvaguardia del patrimonio culturale minacciato, supervisione tecnica e formazione volte a garantire adeguato supporto agli attori coinvolti in tali azioni, prestando assistenza nella messa in sicurezza dei beni culturali contrastandone il saccheggio ed il traffico illecito. Essa suggella un percorso che ha avuto un’altra importante tappa con l’adozione della Dichiarazione di Milano dell’agosto 2015, volta a riaffermare l’urgenza di una difesa internazionale dei beni artistici, storici e archeologici in aree di crisi.

L’UE ed il Patrimonio culturale in aree di crisi – strategia per una Diplomazia culturale europea – Dopo una lunga azione preparatoria, la Commissione Europea (Direzione generale per l’Istruzione e la Cultura e il Servizio europeo per l’azione esterna – SEAE) sta ora lavorando ad una Comunicazione che punta, per la prima volta, a profilare il ruolo della cultura nelle relazioni esterne dell’UE. Il documento, di prossima finalizzazione, menzionerà, fra l’altro, anche la prospettiva di un’intensificazione dei rapporti con l’UNESCO particolarmente proficua in materia di sostegno europeo alla tutela del patrimonio culturale mondiale e sul versante dell’apporto datovi anche dai c.d. “caschi blu della cultura”. E’ un’azione sinergica con altrettanti passi svolti dal Consiglio, oltre che dal Parlamento Europeo, al fine di rafforzare il ruolo della UE nella gestione del patrimonio nelle aree di crisi, passi cui abbiamo contribuito sia nel corso della Presidenza di turno italiana nel 2014 (segnatamente nel contesto Piano di lavoro Cultura 2015-2018), sia durante la recente Presidenza lussemburghese che su nostro impulso ha adottato una Dichiarazione ad hoc in occasione del Consiglio Cultura del 27 novembre 2015.