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LA RIFORMA DELLA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO ITALIANA NEL QUADRO DELL’AGENDA 2030

La riforma della Cooperazione allo Sviluppo italiana nel quadro dell’Agenda 2030

13 maggio 2016
09.30 – 12.30

Hotel Thon – Rue de la Loi 75

La Cooperazione allo Sviluppo italiana è stata recentemente oggetto di un’importante riforma legislativa. Il nuovo sistema sta gradualmente trovando attuazione a livello nazionale, grazie anche ai riferimenti rappresentati dai nostri obiettivi e dai nostri partenariati europei e internazionali.

A seguito dell’adozione della Legge n. 125/2014 l’Italia può ora contare su: una struttura istituzionale che favorirà la coerenza delle politiche per lo sviluppo, un più efficace ruolo di coordinamento per il MAECI, una nuova Agenzia per la Cooperazione allo Sviluppo con compiti esecutivi, innovativi meccanismi di partenariato pubblico-privato e un’istituzione finanziaria incentrata sullo sviluppo. In questo nuovo quadro si è voluto garantire un’attenzione particolare per la partecipazione italiana ai programmi e alle politiche di sviluppo dell’Unione Europea. La nuova legge prevede, ad esempio, misure specifiche sull’armonizzazione della programmazione bilaterale con quella dell’UE e disposizioni sulla gestione indiretta di fondi UE.

L’ evento, alla presenza del Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Mario Giro, del Direttore Generale per la Cooperazione allo Sviluppo, Giampaolo Cantini, del Direttore dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, Laura Frigenti, e del Responsabile del Business Development di CDP, Bernardo Bini Smaghi, sarà l’occasione per discutere i principali risultati finora conseguiti dalla cooperazione italiana e le sfide che attendono le agenzie di sviluppo europee e le istituzioni finanziarie nell’attuazione dell’ Agenda 2030.

La lingua dei lavori è l’ inglese. Il programma è disponibile qui.