L’Unione europea è uno dei principali attori in materia di sviluppo, essendo quest’ultimo uno dei quattro assi della politica estera dell’Unione. Insieme, le istituzioni dell’UE e i suoi Stati membri rappresentano il primo donatore a livello globale.
La politica europea di sviluppo affonda le sue origini radici agli albori della costruzione europea con l’istituzione, alla fine degli anni ’50, del primo Fondo europeo di sviluppo (FES) e la conclusione nel 1963 della Convenzione di Yaoundé che associava i sei Stati della Comunità europea a 17 Stati africani. Il trattato di Maastricht del 1992, entrato in vigore nel 1993, fissa gli obiettivi di cooperazione allo sviluppo, successivamente ampliati con il trattato di Lisbona del 2007. Sancita dall’articolo 208, Titolo terzo, del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), la politica europea di sviluppo è una competenza condivisa, in deroga al principio di sussidiarietà, il cui obiettivo principale è la riduzione e l’eliminazione della povertà. Essa è definita secondo la procedura legislativa ordinaria e attuata dalla Commissione nell’ambito delle sue competenze di esecuzione.
Parallelamente, l’Unione e i suoi Stati membri hanno definito nel 2005 un Nuovo Consenso europeo per lo sviluppo, adottato nel 2017 in connessione con l’Agenda 2030 dell’ONU per lo sviluppo sostenibile. L’aiuto allo sviluppo europeo contribuisce così a raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) orientando la sua azione verso le seguenti priorità: persone, pianeta, prosperità, pace e partenariati. Il Nuovo Consenso pone inoltre le basi per una migliore collaborazione sul terreno con le delegazioni dell’Unione europea al fine di ridurre la frammentazione degli aiuti e favorire lo sviluppo di iniziative congiunte. Attualmente la politica di sviluppo dell’Unione Europea si rivolge a 150 paesi partner in Africa, America latina e Caraibi, Asia e Pacifico, alla società civile e alle organizzazioni internazionali.
Nei suoi rapporti esterni, la Rappresentanza agisce a diversi livelli.
- Consiglio dell’UE
La Rappresentanza partecipa all’attività dei Gruppi di lavoro del Consiglio CODEV-PI (Cooperazione allo Sviluppo) e ACP (Relazioni con i Paesi dell’Africa, dei Caraibi e del Pacifico), si riuniscono settimanalmente, presieduti dalla Presidenza di turno semestrale dell’UE. Il Gruppo di lavoro sull’aiuto umanitario e alimentare (COHAFA) e il Gruppo di lavoro sull’attuazione dell’Agenda 2030 si riuniscono mensilmente in formato “capitali”.
- Commissione
La Rappresentanza assicura inoltre un dialogo costante con i servizi della Commissione, istituzione competente per la gestione dei programmi di cooperazione esterna dell’Unione e, insieme al SEAE, responsabile della programmazione dell’attività di cooperazione.
Nel settore dello sviluppo la Commissione elabora Comunicazioni, che contribuiscono al processo di definizione delle strategie di cooperazione, presenta proposte di Regolamento o Decisione, soggetti alla procedura legislativa ordinaria, e redige Programmi pluriennali di cooperazione e documenti strategici che sono di regola approvati dai Comitati di gestione degli Strumenti finanziari per l’azione esterna sulla base delle regole della c.d. Comitologia (regolamento n. 182/2011).
- SEAE
La Rappresentanza assicura un dialogo costante anche con il SEAE, il Servizio Europeo per l’Azione esterna istituito dal Trattato di Lisbona (art. 27 TUE), che ha assunto un ruolo di rilievo anche nel settore della Cooperazione allo Sviluppo. Il SEAE contribuisce al ciclo di programmazione e gestione dei principali strumenti finanziari per l’azione esterna. Il SEAE è inoltre responsabile della preparazione delle decisioni della Commissione inerenti alle tappe strategiche e pluriennali del ciclo di programmazione e lavora con la Commissione nell’intero ciclo di programmazione, pianificazione ed attuazione degli strumenti.
- Parlamento Europeo
La Rappresentanza svolge poi attività di documentazione ed informazione sulle materie relative alla cooperazione allo sviluppo, per il tramite dell’Ufficio Parlamento Europeo. Segue inoltre i lavori della Commissione Sviluppo del PE.
- Rapporti con il Sistema Italia
La Rappresentanza fornisce assistenza e supporto nel dialogo e nel flusso di informazioni tra la Commissione e gli enti italiani, pubblici e privati (imprese, ONG, università, fondazioni, enti locali, associazioni di categoria).